———— PREMESSA:
Da sempre, in Sitma abbiamo fatto dell’attenzione all’ambiente uno dei nostri precetti, mettendola al centro delle strategie di sviluppo del prodotto. Ciascuno dei quattro “pillars” attorno a cui ruotano le attività della nostra azienda è infatti interessato dall’impiego di materiali per il confezionamento, suscettibili, particolarmente nel caso della plastica, di contribuire all’inquinamento globale. Per questo, abbiamo deciso di mettere in atto studi comparativi, valutando i pro e i contro di diversi materiali, alla ricerca di quello ottimale tanto dal punto di vista delle performance quanto della sostenibilità .
———— La carta come soluzione privilegiata?
Le caratteristiche intrinseche della carta, tra cui la biodegradabilità nel giro di poche decine di giorni, oltre alla già citata rinnovabilità della fonte produttiva, ne fanno la soluzione con maggiori benefi ci per l’ambiente. Scegliere la carta significa infatti promuovere lo sviluppo dell’industria boschiva in quanto fonte di approvvigionamento, sostenendo allo stesso tempo la filiera del riciclo e incoraggiando da ultimo la nascita di figure professionali orientate ad un approccio sostenibile. Impiegare un materiale per l’imballaggio ad alto livello di sostenibilità significa non solo andare incontro alle esigenze dell’ambiente, ma anche a quelle che sono le aspettative del consumatore. Numerosi studi dimostrano infatti che nella scelta dei beni di largo consumo gli utenti premiano sempre più spesso le soluzioni eco-sostenibili, un trend che è in crescita non solo nei paesi occidentali ma anche in quelli in via di sviluppo. Oltre a questo, concorrono i sempre più stretti regolamenti internazionali (si veda l’esempio dell’UE) volti a ridurre le fonti di inquinamento atmosferico. In tale contesto, poter garantire un imballo “ad impatto 0” rappresenta quindi un fattore critico per ottenere un importante vantaggio competitivo. Lo step successivo che abbiamo compiuto è stato quello di aggiornare le nostre soluzioni di confezionamento così da essere in grado di impiegare la carta in alternativa al film o film bio - materiali che comunque possono continuare ad essere utilizzati dalla line-up di sistemi che propone l’azienda – off rendo così alternative poco invasive e convenienti ai clienti.
———— Tecnologia per il confezionamento in carta: una “win win situation”
Nello specifico, quali sono i benefici che possiamo garantire ai clienti che decidono di “sposare” la strada della carta? Anzitutto, la versatilità: abbiamo infatti sviluppato un processo che consente di confezionare oggetti di formati diversi sulla stessa macchina, abbracciando un mercato che va dalle buste ai pacchetti spediti tramite e-commerce, fino ai beni di largo consumo. Nello specifico, l’ambito pilota in cui Sitma ha sviluppato il confezionamento tramite carta è quello delle riviste, ma l’azienda stà implementando tale tecnologia anche nel settore della logistica e del packaging generalista, supportando la transizione verso l’utilizzo della carta promuovendo, ad esempio, le buste anche come tipologia di imballo. Grazie al retrofit ideato da Sitma, l’utilizzo della carta - nella maggior parte dei casi - non richiede di cambiare macchine o linea produttiva, e garantisce un confezionamento di qualità , ottenendo un prodotto con caratteristiche conformi agli standard degli imballi con film, in termini di protezione, requisiti estetici e opportunità di personalizzazione. Sitma ha infatti sviluppato il sistema in modo che sia retro-compatibile con le macchine già in uso, che impiegano film plastico o bio. Anche il comparto software può essere integrato con le piattaforme pre-esistenti, eliminando di conseguenza i costi derivanti dall’acquisto ex-novo. Ultimi ma non ultimi i benefici per l’ambiente: la tecnologia Sitma è infatti in linea con i regolamenti per i ridurre il “carbon footprint” derivante dai processi industriali, che sempre di più si sta spostando verso un approccio di Product Lifecycle Management, ovvero con controllo delle emissioni dall’approvvigionamento delle materie prime fino allo smaltimento della linea. In quest’ottica stiamo guardando con grande interesse ai progetti di compensazione di Crediti di CO2 certificati, sia in ambito Europeo che Extra Europeo, con l’ambizioso obiettivo di ottenere la Certificazione di Carbon Neutrality.