———— PREMESSA
Nel contesto del Global Business Experience Program Georgetown University McDonough School of Business, Sitma è stata invitata a presentare una proposta di progetto da realizzare grazie al supporto e alla consulenza di un team di studenti appartenenti alla classe Flex MBA 2022.
Sitma, da sempre riconosciuta per le numerose attività di ricerca e collaborazione con diversi enti universitari, ha immediatamente individuato un tema a loro caro e decisamente appetibile intorno al quale costruire il business project.
———— Lo scopo del progetto?
Sviluppare una metodologia per l’analisi e il contenimento di consumi ed emissioni di CO2 derivante dai processi di confezionamento automatico delle linee Sitma con un focus specifico sulle soluzioni e-commerce per poi definire una strategia di go-to-market. È il primo passo verso lo sviluppo di tool con una forte valenza etica e commerciale, in grado di rappresentare un valore aggiunto per i clienti del settore della logistica e del packaging.
———— Georgetown University e Sitma: competenze complementari per uno scopo comune
Sitma è da sempre attenta al tema della sostenibilità ed è stata una guida nello studio di soluzioni in grado di ridurre l’impatto derivante dall’uso delle proprie macchine sull’ambiente, sviluppando per esempio sistemi di confezionamento che possano impiegare la carta al posto della plastica, così come soluzioni che possano creare un packaging a misura del contenuto, minimizzando gli sprechi. L’azienda ha però voluto fare un passo successivo, cercando strumenti in grado di fornire dati e valori oggettivi. Ecco da dove nasce la partnership con la Georgetown University: l’ateneo statunitense, tra i più prestigiosi del mondo, esprime infatti competenze specifiche nel settore, ed ha messo a disposizione un team di giovani studenti, con un mix di competenze ed esperienze davvero ampie e diverse, che hanno fatto del progetto il loro business case dell’MBA.
———— Le persone che hanno fatto la differenza
Amanda Patterson, Dylan Mills, Tony Vieira e Aaron Knowlson sono stati i veri protagonisti di questo progetto sulla sostenibilità. Il giusto mix di competenze ed esperienze che ha saputo studiare nel dettaglio ed analizzare al meglio il mercato dell’e-commerce negli Stati Uniti per poi arrivare a proporre al team di Sitma diversi scenari di azione. Il team ha dimostrato una vera e propria dedizione e determinazione fin dall’inizio, caratteristiche che hanno poi fatto la differenza nel momento della realizzazione di questo ambizioso progetto.
La voglia di mettersi il gioco e dimostrare le competenze acquisite durante i 2/3 anni di MBA del team americano e la disponibilità e volontà del team Sitma di collaborare a nuovi progetti, sono state il vero valore aggiunto per la riuscita di questo progetto. Il team di lavoro ha trovato fin da subito la sinergia perfetta per poi dare vita ad un interessante scambio di idee, vedute, proposte e suggerimenti.
———— Tra il dire e il fare…
Distanza e fuso orario non sono stati un problema per i team che settimanalmente, da Novembre 2021 a Marzo 2022 hanno condiviso informazioni, demo, risultati e domande attraverso web meeting. Il team di studenti ha fin da subito dimostrato grande interesse e dedizione ad un tema così vicino anche a loro.
Dopo un primo periodo di condivisione di idee e informazioni a partire da Gennaio 2022, Sitma ha visto lo strumento prendere forma. Il team della Georgetown University ha sviluppato complesse simulazioni di diversi scenari, studiando come riparametrare e riconfigurare le macchine a seconda delle diverse condizioni produttive e dei materiali per il confezionamento impiegati, completando un percorso già intrapreso da Sitma.
Con grande soddisfazione reciproca, il progetto si è concluso lo scorso 10 Marzo quando il team della Georgetown durante il suo viaggiato in Italia di fine percorso, accompagnato dai professori José de la Torre e Kasra Ferdows, ha fatto visita alla sede dell’azienda. In questa occasione il team di studenti ha presentato i risultati del progetto ad una estesa platea di persone di Sitma e non solo. Numerosi sono gli input emersi da questo interessante tavolo di lavoro che lasciano intendere quanto la strada sia lunga ma allo stesso tempo quanto questa strada sia quella corretta da seguire.
———— Il progetto finale sulla sostenibilità e il packaging secondario
Oltre ad un sistema intelligente per il riconoscimento ed il tracking del materiale utilizzato sulle macchine automatiche per il packaging, Sitma ha pensato di creare una sinergia con un software dedicato con lo scopo di mappare il processo di confezionamento per consentire poi di limitare i consumi energetici così come gli impatti ambientali.
Dopo una prima fase di analisi, lo studio si è basato sull’implementazione di un tool in grado raccogliere ed analizzare i dati in maniera quanto più possibile precisa ed oggettiva, andando a toccare anche le fasi preliminari e successive al confezionamento, valutando per esempio il fine vita dell’insieme packaging/prodotto.
In definitiva, il progetto con la Georgetown University rappresenta il primo passo verso lo sviluppo di sistemi sempre più precisi per valutare l’impatto non soltanto di singoli processi, ma della filiera nel suo complesso. Il valore aggiunto, come ha evidenziato il team al termine del progetto stesso, risiede nell’opportunità di differenziare la sostenibilità e di fornire non solo dati in valore assoluto ma anche comparativi rispetto a soluzioni più inquinanti e/o impattanti.
Questo non ha soltanto ripercussioni benefiche sull’ambiente, ma rappresenta uno strumento commerciale importante, in quanto va in risposta ai desiderata del mercato e del consumatore finale.