—————— Da quanto tempo fai parte di Sitma?
Dal 2 Settembre 2019
—————— Che percorso formativo hai affrontato?
Dopo la maturità da Perito Chimico Industriale, mi sono laureato in Ingegneria Chimica, ho conseguito l’abilitazione professionale e frequentato un executive Master in Business Administration
—————— Di cosa ti occupi in Sitma?
Sono il Consulting Service Manager: lo scopo del mio ruolo è introdurre servizi integrati e avanzati, volti al miglioramento delle performance delle linee e degli impianti installati.
—————— Qual è l’aspetto più stimolante del tuo lavoro? Cosa hai portato in Sitma?
Per me è un mondo nuovo: scoprire i mercati e i clienti con cui stabilire una relazione professionale; inoltre, c’è la “sfida” di ricoprire un ruolo nuovo, da costruire ed integrare nell’azienda. Quello che porto sono anni di lavoro a contatto col cliente e col mercato, che mi hanno aiutato a capire meglio le esigenze specifiche e il modo migliore per affrontare i problemi, oltre al mio entusiasmo e la mia determinazione.
—————— Cosa ti lega particolarmente all’azienda? Quali valori condividi e quali pensi che siano quelli su cui puntare?
Ho trovato un’azienda con tanta storia, ma pronta a mettersi in discussione e rinnovarsi, accettando le sfide che il mercato (e il Mondo) le propone. Credo profondamente in tutti i valori di Sitma, ma sono convinto che la Competenza e la Passione possano fare la differenza nel raggiungimento dei risultati
—————— Cosa fai nel tempo libero?
Oltre a trascorrere il tempo con la mia famiglia e con gli amici (aspettando passi il Covid-19), leggo, guardo film in TV e faccio sport (corsa e pallavolo)
—————— Come ti descriveresti? Hai un motto? Se sì, qual è?
Sono una persona positiva, determinata ed empatica: cerco di affrontare ogni giornata col sorriso, per me e le persone che mi sono intorno. Una delle mie frasi preferite è di Albert Einstein: “L’immaginazione è più importante della conoscenza”.
—————— Domanda attualità – Il Covid-19 in Sitma: che cosa ti ha portato? Quali sfide hai dovuto affrontare e come le hai affrontate? Qual è il lato positivo di questa situazione?
A parte le mascherine e la distanza fisica dai colleghi (permettete il giochino), ci ha costretti a ripensare alcune attività e le modalità con cui venivano svolte. Ha messo a nudo le (eventuali) debolezze digitali e la necessità di imparare a prenderci cura dei nostri clienti anche da lontano. E la sfida più grande è stata partire, trovare un metodo efficace ed un equilibrio che ci permettesse di rendere al meglio (o quasi). Ma questa è davvero l’opportunità per ripensare il modo di condividere informazioni e rendere fruibile il know-how aziendale in maniera efficace e semplice usando le tecnologie a nostra disposizione. Ma ve la immaginate la stessa situazione senza strumenti di condivisione e comunicazione efficaci?